ANSA- Una messa in ricordo dei giornalisti tifernati scomparsi.

Il vescovo della diocesi di Città di Castello e Gubbio, monsignor Luciano Paolucci Bedini ha accolto la proposta spontanea di un gruppo di giornalisti e operatori dell’informazione a ritrovarsi assieme ai familiari dei colleghi scomparsi per ricordarli e condividere i sentimenti di preghiera, gratitudine ed esempio.

La funzione religiosa concelebrata dal vescovo con don Francesco Mariucci, sacerdote-giornalista, si è svolta in un luogo di culto simbolico, la cappella dell’Istituto delle “Salesiane”, Residenza San Francesco di Sales (patrono degli operatori dell’informazione) accanto alla chiesa di San’Agostino dove il 30 dicembre 2022 hanno avuto luogo i funerali dell’ex direttore di Rai 1 Carlo Fuscagni, simbolo e punto di riferimento per tantissimi giornalisti non solo tifernati, che è stato ricordato per la sua “gentilezza, passione e competenza”. Gli ultimi anni della sua vita, Fuscagni – ricorda una nota del Comune – li ha trascorsi proprio in quella residenza, lasciando alle suore un ricordo bellissimo.
“Il miglior modo per ricordare chi non c’è più, in questo caso i giornalisti di Città di Castello, è quello prima di tutto di pregare per loro e per le loro famiglie e poi di proseguire sul solco che hanno tracciato per la professione e per i valori e ideali di vita quotidiana in cui hanno sempre creduto e che ci hanno consegnato. Quello di oggi è un momento di grande partecipazione che ho accettato di buon grado di condividere con i giornalisti e i loro familiari”, ha detto il vescovo Paolucci Bedini nel corso dell’omelia. Anche don Francesco Mariucci, ricordando i recenti incontri e momenti di approfondimento fra le diocesi, per la celebrazione della solennità di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, ha ricordato le figure storiche della stampa tifernate scomparse, “maestri e maestre della professione a cui va tutta la più “sincera e affettuosa gratitudine per quello che ci hanno lasciato”.